L’orto-giardino
Domenica 2 luglio dalle ore 10:00 alle ore 18:00 è possibile visitare gratuitamente l’orto giardino.
Visita guidata alle ore 11:00 e ore 16:00 con prenotazione consigliata
Il mondo è pieno di cose magiche, pazientemente in attesa che i nostri sensi si acuiscano. William Butler Yeats
Ogni vita è segnata da una serie di passaggi-ponte, attraversando i quali si esce trasformati da nuova consapevolezza.
E’ ciò che abbiamo provato recuperando dall’abbandono un lembo di terra intorno ad un laghetto, fulcro di festosi ricordi familiari.
Uno spazio che papà aveva creato negli anni ’70, come estensione naturale alla cantina, dove in estate poteva accogliere gli amici nello spirito conviviale che lo caratterizzavano.
Il ripristino del ponte ci ha rimesse in contatto con quella terra di là e la “selva oscura” si è piano piano trasformata in un giardino del cuore, un giardino magico, dove la natura ci insegna ad osservare, ad imparare dai nostri errori, capendo che quello che facciamo alla terra, lo facciamo a noi stessi. Nel giardino si rispecchia il nostro paesaggio interiore, in cui si coltiva e si è coltivati. Pendersene cura diviene atto di creazione continua e di fiducia piena nella vita che si rinnova.
In questo orizzonte creativo, lo scorso anno si è aggiunta una nuova avventura: l’orto de Il ponte azzurro.
Non solo un luogo dove produrre frutti, piccoli frutti e ortaggi, ma una terra di nuovi e più profondi significati.
Io credo che il compito dell’uomo
non sia quello di dominare la natura,
ma precisamente quello di coltivare:
coltivare se stesso così come coltivare
la natura, proprio perché non sono
separabili. Direi di più:
una coltivazione di me stesso
che non sia anche cultura della natura
non è cultura dell’uomo.
E io non faccio separazione fra coltivazione
del corpo, coltivazione dell’anima
e coltivazione della natura.
Raimon Panikkar